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La libertà viene prima : la libertà come posta in gioco nel conflitto sociale

2021 - Firenze University Press

284 p.

Includes bibliographical references and index.

«Che cosa resta del socialismo?» Anche questo quesito deve trovare risposta in una ‘sinistra del progetto'. Certo, il socialismo non è più un modello di società compiuto o conosciuto, al quale tendere con l'azione politica quotidiana. Esso può essere concepito soltanto come una ricerca ininterrotta sulla liberazione della persona e sulla sua capacità di autorealizzazione, introducendo nella società concreta degli elementi di socialismo – le pari opportunità, il welfare della comunità, il controllo sull'organizzazione del lavoro, la diffusione della conoscenza come strumento di libertà – superando di volta in volta le contraddizioni e i fallimenti del capitalismo e dell'economia del mercato, facendo della persona, e non solo delle classi, il perno di una convivenza civile. (Dalla copertina della 1° Edizione)

La presente riedizione integra il volume del 2004 con una scelta di pagine inedite dai Diari e degli articoli pubblicati tra il 2000 e il 2006, anno in cui Trentin ebbe l'incidente da cui non riuscì a risollevarsi. In questo modo il lettore è introdotto nel ‘laboratorio intellettuale' dell'autore che stava scrivendo "La libertà viene prima" e portato a conoscere una serie significativa di interventi in cui Trentin verifica e sviluppa i concetti presentati nell'opera, così da approfondirli e inquadrarli nella sua ricerca politica in una transnazionale.

Sante Cruciani è professore associato di Storia delle relazioni internazionali presso l'Università della Tuscia. Ha curato i volumi "Bruno Trentin. La sinistra e la sfida dell'Europa politica. Interventi al Parlamento europeo, documenti, testimonianze (1997-2006)" (Ediesse, 2011); "Bruno Trentin e la sinistra italiana e francese" (Collection de l'École Française de Rome, 2012). Ha affiancato Iginio Ariemma nel gruppo di lavoro Trentin della Fondazione Giuseppe Di Vittorio. [Testo dell'editore]

"What is left of socialism?" This question, too, must be answered in a "project left." Certainly, socialism is no longer an accomplished or well-known model of society to tend tothrough daily political action. It can only be conceived as an uninterrupted search for the liberation of the person and his capacity for self-realization. It should be possible introducing elements of socialism into concrete society such as: equal opportunities, community welfare, control over the organization of work, the diffusion of knowledge as an instrument of freedom. This would overcome, from time to time, the contradictions and failures of capitalism and the market economy, making the person, and not only the classes, the keystone of civil coexistence. (From the cover of the first edition).

Sante Cruciani, Associate Professor of History of International Relations at the University of Tuscia. He edited the books: "Bruno Trentin. La sinistra e la sfida dell'Europa politica. Interventi al Parlamento europeo, documenti, testimonianze (1997-2006)" (Ediesse, 2011); "Bruno Trentin e la sinistra italiana e francese" (Collection de l'École Française de Rome, 2012). He worked alongside Iginio Ariemma at the Trentin group of the Di Vittorio Foundation. [Publisher's text]

First ed. 2004, now enlarged.