No one should feel out of place : novissimo dialogo fra Mondi e Axel

Monia Andreani aveva interessi scientifici amplissimi. Pur non avendo mai scritto specificamente di musica e di opera lirica, ha spesso tenuto conferenze su questi temi. Il ricordo personale da una parte e l'analisi del materiale riguardante le conferenze dall'altro hanno permesso all'autore di identificare alcuni filoni principali: riflessioni di genere sulla voce lirica, i personaggi en travesti dell'opera, le opportunità e gli svantaggi della carriera lirica per una cantante. Sarebbe stato difficile isolare un solo tema, privilegiarlo rispetto agli altri e offrirlo nella cornice di un breve articolo scientifico, dettagliato e specifico.

Così, alcuni temi cari a Monia sono stati sviluppati sotto forma di dialogo lucianeo (e questa particolare veste letteraria vuole essere una dedica alla nostra studiosa che amava Luciano e, soprattutto, Leopardi). La sfida, se si vuole, è anche nella forma: non un'esposizione assertiva, ma un confronto dialogico - sempre fondato su una prospettiva scientifica - che lascerà spazio al punto di vista di un terzo protagonista mai menzionato eppure 'incluso': il lettore. [Testo dell'editore].

Monia Andreani had very broad scientific interests. Although she never wrote specifically about opera, she often lectured on the subject. The personal memories of the author and the analysis of matter concerning Andreani's musical lectures allowed us to identify some main threads: the lyrical voice in a Gender Studies perspective, Opera characters en travesti, opportunities and disadvantages of female singers' career. It would have been difficult to isolate a single theme and privilege it over the others to develop a detailed, although brief, scientific article. Also for this reason, these themes take the shape of a Lucianean dialogue (and this peculiar choice is meant to be a dedication to Monia Andreani who loved Lucian and, above all, Leopardi).

The challenge is also on this literary genre: not properly a philosophical paper, but a parodistic dialogue - based on a scientific outlook - that will provide food for thought to a third hidden protagonist never mentioned by the author but yet 'included': the reader. [Publisher's text].