Una psichiatria della comunità e nella comunità : il Progetto Organizzativo di un Centro di Igiene Mentale di Giovanni Jervis
71-87 p.
La creazione di una rete di servizi psichiatrici alternativi al manicomio realizzata a Reggio Emilia da Giovanni Jervis è considerata tra le esperienze più significative sviluppatesi in Italia nella prospettiva del rinnovamento delle pratiche psichiatriche sfociate nella legge 180/1978. Figura di spicco del movimento antiistituzionale, dopo l'attività svolta presso la comunità terapeutica di Gorizia, Jervis operò nel reggiano fin dal 1969 su mandato della Provincia di Reggio Emilia per organizzare in modo innovativo l'assistenza psichiatrica attraverso la costruzione sul territorio di centri di igiene mentale. In questo contributo è presentato un testo inedito di Jervis redatto nel 1972 in occasione della sua partecipazione al concorso indetto dalla Amministrazione provinciale per il conferimento della direzione del centro di igiene mentale di Reggio Emilia. Il documento, preceduto da una nota introduttiva del curatore sul contesto locale nel quale si colloca il testo di Jervis, è una testimonianza
significativa per ricostruire il suo operato a Reggio Emilia e rivisitare le tendenze del movimento psichiatrico anti-istituzionale dei primi anni Settanta. Infatti, l'autore nella sua dissertazione fornisce le indicazioni operative per la realizzazione di un progetto organizzativo di un centro di igiene mentale. Jervis dunque ha modo di tracciare una sintesi di alcuni aspetti dei propri convincimenti affrontando anche importanti questioni come la prevenzione in campo psichiatrico, il dimensionamento della struttura sanitaria, il rapporto con l'ospedale psichiatrico, l'organizzazione e formazione del personale fino alle tematiche di carattere logistico ed edilizio. [Testo dell'editore].
Giovanni Jervis (psychiatrist, 1933-2009) developed, as an alternative to the local psychiatric asylum in Reggio Emilia, a network of community mental health services. This experience is now considered one of the key steps towards the realisation of the Italian psychiatric reform, i.e the Mental Health Act of 1978 (law 180) . Jervis was one of the leading persons of the anti-psychiatry movement. Before his arrival in Reggio Emilia, he worked with Basaglia in the therapeutic community of Gorizia. Jervis was hired, in 1969, by the provincial administration of Reggio Emilia to build a network of community mental health services with the aim to reorganise and renovate psychiatric care. This article presents the unpublished text, written by Jervis in 1972, for the public recruitment competition, organized by the local provincial administration, for the appointment of a director of the community mental health services in Reggio Emilia.
The author, in an introductory note, describes the local context, in the early Seventies, in which Jervis developed one of the distinctive experiences of the Italian antipsychiatry movement. Jervis, in his dissertation, describes how to build a network of community mental health services and presents some of his key ideas on: prevention in psychiatry, the size of mental health institutions, the relationship with a psychiatric asylum, staff training and organisation, logistics and mental health building. [Publishers' text].
Ist Teil von
Rivista sperimentale di freniatria : la rivista dei servizi di salute mentale : CXLII, 2, 2018-
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Informationen
ISSN: 1972-5582
KEYWORDS
- Giovanni Jervis, Centro Igiene Mentale, movimento psichiatrico anti-istituzionale, servizi psichiatrici territoriali, riforma salute mentale a Reggio Emilia, enti locali e assistenza psichiatrica
- Giovanni Jervis, mental health centre, anti-psychiatry movement, community mental health services, mental health reform in Reggio Emilia, local authorities and psychiatric care