Civil Society Organisations in the EU : Human Rights discourse through the European Women's Lobby

Il saggio propone un'analisi approfondita delle modalità con cui le organizzazioni della società civile (CSOs) definiscono il loro ruolo all'interno del sistema politico dell'Unione Europea (EU) e contribuiscono al cambiamento democratico aggregando una gamma ampia di domande politiche, anche grazie allo spazio accordato dal cosiddetto 'dialogo civile'. La nostra ipotesi è che la European Women's Lobby (EWL) abbia ricevuto in questi anni da alcuni organismi dell'UE, in modo particolare Commissione e Parlamento e dalle women's policy agencies di derivazione di questi, un livello significativo di legittimazione e di riconoscimento della propria expertise politica su questioni sempre più aderenti all'agenda internazionale sui diritti umani delle donne. A questo proposito pensiamo che l'adattamento progressivo della EWL al policy framework dei diritti umani costituisce il criterio fondamentale per l'attuale lavoro di advocacy e di lobbyng in seno all'UE. [Testo dell'editore].

The essay provides an in-depth analysis of the way civil society organizations (CSOs) de-fine their roles within the European Union's political system. The authors argue that CSOs are significant actors for democratic change in the architecture of the European Union since they have capacity to aggregate different political demands, particularly in the area of gender policy. This also thanks to the 'civil dialogue' within political space. Our hypothesis is that the European Women's Lobby (EWL) has obtained significant legitimation from some EU bodies in particular, from the Commission, Parliament and women's policy agencies. Its political expertise has also been recognized on issues related to women's human rights international political agenda. We suggest that a progressive adaptation of EWL to the human rights policy framework is a strategic action towards advocacy and lobbying in the EU. [Publishers' text].