Le stragi naziste e fasciste in Friuli (1943-1945) : una lettura critica tra bilanci e nuove prospettive di ricerca

Durante l'occupazione nazista (1943-1945) il Friuli venne inglobato all'interno dell'Operationszone Adriatisches Küstenland (Ozak). Il contributo propone un aggiornamento di respiro regionale sulle violenze commesse in Friuli alla luce dei dati emersi nell'ambito del progetto nazionale Per un Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia. L'analisi del caso friulano, isolato rispetto agli altri territori dell'Ozak, permette di indagare le dinamiche peculiari di un territorio collocato in una posizione strategica rispetto al settore nord-est dell'Italia occupata. Interessata da un'attività stragista consistente a partire dall'estate del 1944, la regione si caratterizza per forme di violenza diffuse e capillari, indirizzate con particolare brutalità contro partigiani e civili considerati in collegamento con la Resistenza, secondo modalità però discontinue rispetto a quelle adottate in Istria o in prossimità della linea del fonte. [Testo dell'editore].

During the Nazi occupation (1943-1945), Friuli was incorporated into the Operationszone Adriatisches Küstenland (Ozak). The essay proposes new interpretations on a regional scale relative to the violence that took place in Friuli, in the light of the data that emerged from the national project Per un Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia. The analysis of the Friulian case, isolated from other territories under the jurisdiction of the Ozak, permits an investigation of the particular dynamics of an area located in a strategic position in relation to the occupied areas of North-eastern Italy. The region, hit by major massacres by the summer of 1944, was characterised by diffused and widespread violence, directed with particular brutality against the partisans and civilians considered to be connected with the Resistance movement, but with discontinuous forms in comparison to that of Istria or the front line nearby. [Publishers' text].