Assenze ricorrenti : umanitarismo internazionale, trauma culturale e documentario postbellico italiano
P. 99-114
Il contributo indaga la costruzione della memoria italiana nel secondo dopoguerra attraverso un corpus di documentari. L'ipotesi è che questa produzione in apparenza promuova un afflato umanitario sovranazionale, come il neorealismo, mentre opera per dimenticare il passato totalitario. Una analisi delle strutture narrative e del tempo del racconto di questi documentari, e del ruolo che la fotografia vi svolge, rivela una duplice funzione: rifondare la comunità nazionale, e celebrare i suoi caduti. Per avvalorare questa ipotesi, il contributo esamina la genesi di Guerra alla guerra (1947): un film destinato a promuovere il magistero pontificio su scala internazionale. [Testo dell'editore]
The article considers the construction of Italian collective memory in the aftermath of WWII through a corpus of documentary films. The parting assumption is that the humanitarianism of these films is allegedly supranational, as in the case of neorealism, while they work to forget national totalitarianism. A scrutiny of these documentaries' chronological structure, and the role still photography holds in their fabric, reveals their twofold function, i.e. re-founding the national community and paying homage to its fallen. In order to substantiate this assumption, the article examines the genesis of Guerra alla guerra (1947), a film which promotes the role of the Vatican on an international scale. [Publisher's text]
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Informationen
DOI: 10.1400/250426
ISSN: 2283-9852