Lo psicodramma in seduta
41-56 p.
Scopo di questo articolo è dimostrare la vitalità e la generatività niente affatto scontate dell'approccio relazionale in psicoanalisi. Dopo avere toccato alcuni punti di riferimento attuali nello sviluppo di tale approccio - segnatamente il pensiero di Bromberg, Renik e Ferro - l'autore colloca se stesso all'interno dello stesso percorso con il proprio metodo dello "psicodramma" in seduta. Il taglio del lavoro è decisamente clinico e i casi di Maya e di High sono ampiamente descritti: il primo è un caso borderline che si è dimostrato refrattario a diversi precedenti approcci, mentre il secondo è un caso meno grave e tipicamente psicoanalitico. [Testo dell'editore].
The aim of this article is to prove the vitality and fruitfulness of the relational approach in psychoanalysis that cannot be taken for granted. After touching on some current reference points in the development of this approach - specifically the ideas of Bromberg, Renik and Ferro - the author walks in their footsteps with his method of "psychodrama" in the session. This is a mainly clinical paper and the stories of Maya and High are described in detail. The first one is a borderline case that proved impervious to various different approaches, while the second is less serious and typically psychoanalytical. [Publisher's Text].
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Informationen
ISSN: 2037-7851
KEYWORDS
- Psicoanalisi relazionale, coinvolgimento analitico, danza relazionale, coscienza primaria, "psicodramma" in seduta
- Relational psychoanalysis, analytical involvement, relational dance, primary consciousness, "psychodrama" in the session