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Problemi costituzionali dell'antiterrorismo successivo al 2001 : un'analisi socio-giuridica della detenzione di Guantánamo

2016 - Franco Angeli

29-51 p.

L'articolo esamina alcuni tra i problemi più rilevanti dell'antiterrorismo dopo il 2001, considerando come studio di caso le misure adottate nel campo di prigionia di Guantánamo. È noto che il pensiero giuridico e gli ordinamenti degli Stati moderni hanno cercato di individuare criteri e modelli istituzionali in grado di assicurare la compatibilità tra il ricorso a poteri straordinari diretti ad affrontare minacce e calamità e la loro conformità ai principi e alle norme costituzionali alla base degli stessi ordinamenti. L'antiterrorismo innescato dagli attentati dell'11 settembre e da altri eventi simili come gli attacchi suicidi del 2005 a Londra ha messo in luce la precarietà di tale compatibilità. Ciò è stato particolarmente evidente nelle modalità con cui si è fatto ricorso alla carcerazione preventiva: in quest'ambito, soprattutto nel caso della detenzione attuata nella prigione cubana. Nonostante una serie di decisioni della Corte Suprema sulla detenzione di Guantánamo, dirette a contrastare la dilatazi

one dei poteri dell'esecutivo, l'indagine della retorica dell'Amministrazione Bush, della natura delle misure approntante e delle contromosse rispetto ai pronunciamenti della Corte stessa ha permesso di evidenziare una logica di fondo: la pressione sull'intero apparato dello Stato con l'obiettivo di subordinare il processo decisionale sullo stato d'emergenza al primato di criteri di efficienza/inefficienza delle misure rispetto alla prevenzione delle minacce e alla tutela della sicurezza, a scapito della loro costituzionalità/incostituzionalità.

The article examines several of the most significant problems found in the field of counterterrorism since 2001, considering a case study of the measures adopted in the Guantánamo prison camp. Legal thinking and modern states' legal orders are known to have tried to identify criteria and institutional models capable of ensuring compatibility between the use of extraordinary powers focused on tackling threats and calamities and their conformity with the principles and constitutional norms on which those same legal orders are founded. The counterterrorism set in motion by the 11 September attacks and other comparable events, such as the suicide attacks in London in 2005, focuses attention on the precarious nature of this compatibility. This has been principally evident in the manner in which use has been made of preventive detention: in particular in the case of detention in the camp in Cuba. Despite a series of Supreme Court rulings about detention in Guantánamo, whose purpose was to curb the spread of the pow

ers wielded by the executive, an investigation of the rhetoric used by the Bush administration, of the nature of the measures taken and of the countermeasures adopted to evade the effect of the Supreme Court's rulings has thrown light on an underlying logic: that of the pressure applied to the entire apparatus of the state for the purpose of subjecting the decisionmaking process about the state of emergency to the primacy of criteria of the efficiency/inefficiency of the measures for preventing threats and safeguarding security, at the expense of their constitutionality/unconstitutionality.

Ist Teil von

Sociologia del diritto : 1, 2016