Mobilità intra-europea : il caso dei movimenti di ritorno a Torino di migranti titolari di protezione umanitaria
61-82 p.
Questo articolo analizza i movimenti intra-Europei di rifugiati, precisamente di migranti titolari di protezione umanitaria e/o sussidiaria, tra Torino e la Germania. Tali movimenti si collocano nel quadro più ampio della fine del programma Emergenza Nord-Africa al termine del quale molti rifugiati hanno lasciato l'Italia e si sono diretti verso i paesi del nord Europa per cercare lavoro e realizzare i propri desideri/progetti di vita. Il contributo si concentra in particolare sui movimenti di ritorno dalla Germania a Torino, la città in cui i rifugiati devono rinnovare il proprio permesso di soggiorno. Basandosi su materiale empirico prodotto nel corso di una ricerca etnografica svolta tra Torino e Berlino, l'articolo evidenzia che la mobilità dei rifugiati, criminalizzata e controllata all' interno dell'UE, attraversa territori nazionali e dunque anche territori giuridici diversi. Questo comporta che, sebbene lo status giuridico dei rifugiati resti invariato, i diritti a esso collegati varino in base allo S
tato in cui i rifugiati si trovano; ne deriva che la marginalizzazione, il controllo della mobilità, e la forte precarietà che i rifugiati vivono e fronteggiano quotidianamente si protraggano oltre i confini nazionali. Le esperienze vissute dai rifugiati che tornano a Torino dai paesi del nord Europa aiutano a mettere in luce le contraddizioni del diritto d'asilo in Europa che nella sua implementazione attuale concorre alla produzione di una diffusa e protratta precarietà socioeconomica, ma anche giuridica.
This article analyzes intra-European movements of refugees, more precisely of migrants holding a humanitarian and/or subsidiary protection status, between the city of Turin and Germany. Such movements are strictly related to the closing of the Italian reception program "Emergenza Nord Africa": as the reception centres were closed many refugees left Italy moving to other northern European countries following their desire to find better life conditions. This contribution focuses on the return movements from Germany to Turin, the latter being the city where refugees have to renew their permit of stay. This article draws on an ethnographic research conducted in Turin and Berlin from 2011 to 2015; it shows that the movements of refugees within the Schengen area cross both national territories and juridical territories, and stresses some of the relevant implications in the refugees' everyday life. Indeed, the rights refugees are entitled to depend on the State in which they are staying: in the State that issued the
ir document they are formally entitled to rights that they cannot access in other countries. As a consequence the marginalization, the control over mobility, and a strong socio-economic precariousness are experienced by refugees over the national borders and throughout time. The lived experiences of refugees who return to Turin from northern European countries show the contradictions of the asylum measures in Europe: in its current implementation it concurs in producing a protracted socio-economic but also a juridical precariousness.
Ist Teil von
Mondi migranti : 1, 2016-
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Informationen
ISSN: 1972-4896
KEYWORDS
- Rifugiati, regimi di mobilità, Emergenza Nord-Africa, status giuridico, Unione Europea
- Refugees, regimes of mobility, 'Emergenza Nord-Africa', juridical status, European Union